Raffaele Aprile indaga su una sorta di contrapposizione fra assetto naturalistico e astrazione della mente, cercando quella commistione della sintesi formale della fenomenologia spirituale.
Colori caldi che si intersecano con quelli freddi e le forme pure ed idealizzate, risuonano in un'interessante espressione poetica che dalla parvenza figurativa dei fiori si dirama nel dinamismo evanescente delle geometrizzazioni formali.
Elisabetta La Rosa
Critico d'Arte
Con Raffaele Aprile , l’espressione non è più di una parte ma di tutto l’insieme, il volteggiare musicale delle forme e dei colori ha perso il condizionamento dei confini.
In questa fase matura dell’artista, l’espressione creativa si arricchisce di nuovi stimoli, gli arpeggi coloristici osano senza timore, alla ricerca di spazi nuovi e più ampi, “nell’astrattismo compiuto”, ha trovato la sua dimensione e il suo equilibrio, un punto d’arrivo che proietta l’artista, ancora giovane, verso futuri scenari espressivi, sempre più completi e gratificanti.
Lorenzo Pacini
Critico d’Arte
Grande alone di femminile romanticismo accompagna le tele del maestro apriliano, che lascia trapelare la sua grande sensibilità artistica e la sua estrema delicatezza sensoriale.
Bellissima è la pennellata. Quest’ultima si presenta fortemente materica e a tratti quasi scultorea nell’estrema ruvidità del suo tocco. Essa si mostra ondulata e palpabile, corposa e duttile alla vista.
Delicati sono i chiaro scuri, resi con ombre nette e cupe, date quasi a lievi e nette sciabolate.
Sembra quasi aver timore di osservare, tali dipinti, nel profondo, avendo paura di trovare quell’inconscio che ci immergerebbe nel più sofisticato sogno onirico, in cui leggiadre e filiformi chimere fan capolino da spazi ultraterreni e atemporali.
Dott.ssa Maria De Lorenzo
Perito ed Esperto d'Arte
Lo spettacolo di luce che si presenta nelle opere di Raffaele Aprile è uno tra i più fantastici ed esplosivi che un pittore possa creare.
Evince un lavoro tecnico e creativo atto a raggiungere in ogni opera una completezza armoniosa nell'equilibrio tra luce,colore e forma dinamica.
Ma l'astrazione non è fine a se stessa; è il motore dell'evolversi nello spazio pittorico: "volute" cromatiche che sfrecciano nello spazio,lo conquistano,lo assorbono nella continuità del movimento creanto spazi infiniti.
Dtt.ssa Giulia De'Focatiis
Critico d'Arte
Ma è cielo? O è qualcosa di più nascosto che lascia emergere l'anima e l'io,che va a scavare a fondo,dove la parola non potrebbe?
Appare chiaro il senso del taciuto che si svela,del silenzio che si riempie di significati,del sussurro che diventa musica.
La prima tela affascina,la seconda impone una riflessione. Alla terza si è ormai dentro la mente dell'artista.
Dtt.ssa Maria Corsetti
Giornalista
Raffaele Aprile trova sempre una soluzione libera da qualsiasi schema,e la sua pennellata,generosa nella sostanza in tutte le sue opere, scopre le varie trame,i vari toni e con l'abituale immediatezza si arresta sullo sfondo luminoso della tela.
Dtt.ssa Caterina Argondizzo
Critico d'Arte
L'artista avanza con maestria su un filo teso tra una raffigurazione istintuale e un accurato studio compositivo. Componenti queste, che concorrono a dar forma alle visioni astratte che albergano nelle inscrutabili regioni dell'io.
Dtt.ssa Alessandra Caporale
Psicologa
I dipinti di Raffaele Aprile si fanno artefici di una deframmentazione onirica di immagini e colori,di una decomposizione e ricomposizione di figure astratte e zoomorfe,ora scabrose e spigolose,ora arcuate e levigate.
Dtt.ssa Alessandra Mallo
Psicologa